Cronaca

L'est Europa diventa il nuovo paradiso fiscale per i riminesi

Il bilancio annuale della Guardia di Finanza ha permesso di scovare 109 evasori totali, il record per un professionista che ha nascosto 2,4 milioni di euro

"Il 2016 è stato un anno che ci ha gratificato" ha esordito il Tenente Colonnello Antonio Garaglio, comandate provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, nel tracciare il bilancio delle Fiamme Gialle. "Abbiamo avuto un alto livello di operatività frutto dello sforzo dei militari che hanno svolto oltre 5mila interventi operativi. C'è stata una forte intesificazione della lotta alle frodi fiscali e, allo stesso tempo, al sommerso grazie a una serie di interventi mirati". I dati diffusi dalla Finanza indicano che gli oltre 5mila interventi operativi sono stati distribuiti tra quelli di polizia economica (40%) e polizia finanziaria (60%); 662 deleghe d’indagine (103 per reati fallimentari) pervenutedalla Magistratura ordinaria e dalla Corte dei Conti, di cui 490 portate a conclusione oltre a operazioni di contrasto ai grandi traffici illeciti, via terra e per mare, e servizi di concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.

Contro l’evasione e le frodi fiscali sono stati eseguite 943 operazioni (+ 670 rispetto al 2015) tra verifiche, controlli fiscali ed altri interventi a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali. Tutti questi servizi si sono basati su una selezione preventiva e mirata degli obiettivi tesa a incrementare la qualità degli interventi ispettivi con il supporto di oltre 40 banche dati e applicativi informatici e del controllo economico del territorio. Denunciati 106 soggetti per reati fiscali (+30% rispetto al 2015), il 60% dei quali per i più gravi illeciti penali di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta e occultamento di documentazione contabile. Sono state incrementate le attività di contrasto alle frodi all’IVA e agli illeciti nel settore della fiscalità internazionale, attivando anche la collaborazione con le Autorità di Paesi esteri con l’avvio di richieste attraverso i previsti canali della mutua assistenza amministrativa fiscale (Repubblica di San Marino, Slovacchia, Polonia, Regno Unito, Albania, Slovenia e Ungheria) a dimostraizone come, l'est Europa, stia diventando il paradiso fiscale preferito dai riminesi.

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Sul fronte dell'evasione fiscale sono stati 109 (+20% rispetto all’anno 2015) i casi investigati di soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati sconosciuti al Fisco [settori di attività: ristorazione, costruzioni edili, immobiliare, gestione discoteche, vendita all’ingrosso di mobili, gioiellerie, confezioni di abbigliamento, professionisti (architetto, geometra, ingegnere, medico, paramedico, avvocato, escort), sviluppo di progetti, ingrosso elettrodomestici, commercio ambulante, bar, rappresentanti di materiale per costruzione]. Per il recupero delle imposte evase, nei riguardi dei responsabili di reati fiscali, sono state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per oltre 11 milioni di euro. Le somme nascoste alle tassa variano dai 20mila euro, per un lavoratore autonomo, fino ai 2,4 milioni di euro per un professionista riminese. Nel mezzo, ci sono i 300mila euro evasi da una escort brasiliana.

Per quanto riguarda il lavoro, sono stati 11 i datori di lavoro verbalizzati per l’utilizzo di 35 lavoratori in “nero” e irregolari. Un totale di 3500 gli interventi condotti dalle pattuglie impiegate nel controllo economico del territorio con 645 controlli sul rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale con esito irregolare, per l’omesso rilascio al cliente del relativo documento; 10 sono stati i provvedimenti amministrativi di sospensione di attività commerciali eseguiti a fronte delle segnalazioni inviate all’Agenzia delle Entrate, per reiterate mancate emissioni di scontrini o ricevute fiscali nei confronti di altrettanti esercizi commerciali. Scoperte 5 violazioni per imposte sulla produzione e sui consumi. 10 gli interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti con la rilevazione di infrazioni per 5 di essi. Su 26 interventi effettuati nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, verbalizzati 5 esercizi irregolari sequestrando 9 apparecchi automatici da gioco e 1 postazione di raccolta illecita di scommesse.

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L’intensificazione degli interventi per contrastare illegittime percezioni o richieste di finanziamenti pubblici, nonché casi di malversazione, ha portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 6 responsabili con il sequestro di beni per 9 milioni di euro. Individuate truffe nel settore previdenziale e al Sistema Sanitario Nazionale per circa 6,7 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 4 persone. Nell’ambito degli interventi operati su delega della Corte dei Conti, accertati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici per più di 6,6 milioni di euro segnalando all’Autorità Giudiziaria Contabile 53 soggetti per danno erariale. A seguito delle 32 indagini e dei 15 interventi conclusi nel 2016 per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, denunciati 18 soggetti, di cui 2 tratti in arresto, ed eseguita la confisca di un patrimonio immobiliare per oltre 3,5 milioni di euro, per reati di corruzione. 47 i soggetti controllati per prestazioni sociali agevolate ed esenzioni del ticket sanitario, di questi 21 verbalizzati per aver ottenuto indebitamente i benefici sociali, esibendo situazioni reddituali non veritiere.

Fortemente implementata l’aggressione dei patrimoni illeciti della criminalità organizzata, con 72 accertamenti economico-patrimoniali nei confronti di 48 persone e 24 aziende avanzando all’Autorità Giudiziaria la proposta del sequestro di beni per oltre 20 milioni di euro (8,5 milioni nel 2015). Del pari si rileva l’aumento dei sequestri eseguiti, cautelando 43 tra beni mobili e immobili, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per 14 milioni di euro (1,2 milioni nel 2015). Confiscati 6 immobili per un valore stimato di 8 milioni. Anche l’applicazione delle speciali misure di prevenzione antimafia ai soggetti connotati da pericolosità economico-finanziaria, come ad esempio gli autori di ripetute frodi fiscali, ha segnato un significativo incremento, soprattutto per sequestri di beni eseguiti, per circa 8 milioni di valori (dato assente nel 2015), ma pure in termini di proposte di sequestro avanzate all’A.G. riguardo un patrimonio per 17 milioni (1,6 milioni nel 2015) all’esito degli accertamenti nei confronti di 18 persone.

Notevole è stato anche l’incremento dell’attività di contrasto al riciclaggio, con l’approfondimento investigativo di 245 segnalazioni per operazioni sospette, a fronte delle 156 approfondite nel 2015. Controllati 10 esercizi di Money transfer con l’estero ed effettuati 3 controlli antiriciclaggio, uno dei quali nei confronti di un professionista, conclusosi con la contestazione di violazioni amministrative per omessa registrazione di dati e di informazioni, omessa adeguata verifica della clientela e omessa segnalazione di operazioni sospette; 6 sono stati i soggetti denunciati per reati di riciclaggio, relativamente ad un importo complessivo di 4 milioni di euro. 9 persone sono state denunciate all’A.G. per il trasferimento fraudolento di valori, indicativo di fenomeni di interposizione fittizia, altre 7 perché ritenute responsabili di usura. 122 i controlli di valuta eseguiti nei confronti di viaggiatori extra-UE presso lo scalo aeroportuale di Rimini. 35 le persone verbalizzate per irregolarità nella detenzione di attività finanziarie all’estero. 56 quelle denunciate all’Autorità Giudiziaria, di cui 4 tratte in arresto, per reati societari, fallimentari, bancari e finanziari, con il sequestro di oltre 1,5 milioni di euro e la scoperta di distrazioni fallimentari per oltre 28 milioni.

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Per quanto riguarda la criminalità, sono state 16 le ordinanze di custodia cautelare in carcere operate per traffico internazionale di stupefacenti provenienti dall’Albania via mare, con il sequestro di un patrimonio illecito per 5 milioni, cui si aggiungono 4 arresti in flagranza per spaccio ed il sequestro di oltre 3 chilogrammi di droga, nonché la denuncia a piede libero di altri 8 responsabili. Effettuati 7 interventi in materia di monopoli e tabacchi, sequestrati più di 20 chilogrammi di tabacchi, con la denuncia di 11 responsabili. In tema di contraffazione eseguiti 42 interventi e denunciate all’Autorità Giudiziaria 43 persone. Sequestrati più di 7 mila prodotti illegali, tra contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza, per un valore stimato di oltre 70.000 euro. Nell’attività di contrasto al falso monetario sequestrate 90 banconote false, denunciando 3 responsabili. In materia di tutela ambientale denunciata 1 persona e sequestrati 4 capannoni con coperture in eternit.

Il Reparto Operativo Aeronavale di Rimini, invece, è la risorsa specializzata del Comando Regionale Emilia Romagna della Guardia di Finanza volta ad assicurare la sorveglianza marittima e costiera e il supporto aeronavale alle operazioni di polizia economico-finanziaria sul territorio della regione. Dal 01 gennaio 2017, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n.177, ha la responsabilità esclusiva della tutela dell’ordine pubblico sul mare, ereditando le competenze e i servizi precedentemente garantiti dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri. Tra cielo e mare, sono stati 714 gli interventi operati dai militari con elicotteri e motovedette. In particolare, sono stati 579 i controlli effettuati a mare e lungo al costa e 28 indagini delegate, prevalentemente in ambito economico finanziario. Tali inchieste hanno portato alla denuncia di 46 persone, prevalentemente per reati di appropriazione indebita, sfruttamento della manodopera in nero, violazioni ambientali e pesca vietata. Altre 331 persone sono state segnalate, prevalentemente per violazioni amministrative in materia demaniale di accise e polizia amministrativa marittima; più di 30 tonnellate di amianto individuate e sequestrate; 16 tonnellate di altri materiali inquinanti individuati e sequestrati; quasi due quintali di prodotto ittico sequestrato; 72.000 mq. di terreno sequestrati; 10 edifici e costruzioni sequestrati; 5 interventi di soccorso effettuati nel corso della normale attività di navigazione.


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