Cronaca

L'Adriatico restituisce il giubbotto di salvataggio di Fabio Franchini

L'indumento è stato recuperato dal personale della Capitaneria di Porto al largo della costa marchigiana, prosegue la ricerca del pescatore cattolichio

Proseguono senza successo le ricerche in mare di Fabio Franchini, il pescatore cattolichino 46enne scomparso dallo scorso 1 dicembre quando, il suo peschereccio, non ha fatto ritorno. Nella mattinata di giovedì, il personale della Capitaneria di Porto ha recuperato, al largo della foce del fiume Cesana, il giubbotto di salvataggio indossato dall'uomo. L'indumento si trovava 3 miglia al largo e, dopo il recupero dell'imbarcazione del pescatore, ritrovata mercoledì al largo di Ancona, sembra sempre più evidente che le correnti dell'Adriatico stiano portando i poveri resti del 46enne sempre più a sud. La Procura della Repubblica di Rimini, competente per territorio, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti dove si ipotizza il reato di naufragio doloso e, al momento, si attendono le perizie sullo scafo del peschereccio di Franchini per capire se il profondo squarcio della carena possa essere compatibile con i segni ritrovati su un altro natante della marineria riminese ritornato in porto, dopo la scomparsa del 46enne, con delle rigature sulla fiancata. Al vaglio degli inquirenti anche i tracciati radar per capire quali natanti, al momento del naufragio del pescatore, potessero trovarsi nella zona.


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