Cronaca

Assegnati 16 alloggi di edilizia residenziale pubblica con il nuovo regolamento comunale

Dei 257 nuclei familiari in graduatoria, 176 sono italiani (68%),17 provenienti da paesi della Comunità Europea (7%), 64 extracomunitari (25%)

L’assessore alle Politiche Abitative Laura Galli

Con l’approvazione della graduatoria definitiva per l’assegnazione degli alloggi Erp a seguito del nuovo regolamento comunale approvato dal Consiglio Comunale nel 2016, si porta a compimento l’ultimo passaggio formale con la consegna delle chiavi, avvenuta nei giorni scorsi, alle prime 16 famiglie in graduatoria individuate in base ai requisiti previsti. Dall’entrata in vigore del regolamento nel luglio 2016, le domande presentate sono state 275 di cui 257 accolte e 18 rigettate per mancanza di requisiti. Dei 257 nuclei familiari in graduatoria, 176 sono italiani (68%),17 provenienti da paesi della Comunità Europea (7%), 64 extracomunitari (25%).

Relativamente alle 16 famiglie assegnatarie degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, 11 sono di nazionalità italiana (69%), 1 comunitaria (6%) e 4 extracomunitarie (25%), di cui 7 con figli minori e 9 divisi tra anziani e diversamente abili. La maggior parte delle 16 famiglie assegnatarie risiede da tempo nel Comune di Riccione: 6 nuclei prima degli anni novanta, 8 nuclei sono residenti tra il 2000 e il 2010, i restanti 2 nuclei dal 2013.

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Tra i principali requisiti richiesti c’è la residenza da almeno tre anni in Emilia Romagna, mentre tra i criteri considerati  per i quali viene assegnato un punteggio più elevato risultano l’anzianità di residenza a partire da 5 anni fino al riconoscimento di un punteggio ulteriore oltre i 20 anni di residenza. Oltre alla residenza, ai fini dei punteggi in graduatoria, vengono inoltre considerati la presenza di minori, le eventuali situazioni di invalidità, di anziani e di carenza delle condizioni igieniche delle abitazioni. Contemplate anche le giovani coppie che non abbiano superato i 30 anni, le famiglie numerose e i coniugi separati.

In quest’ultimo caso verranno considerati il diritto di proprietà del coniuge sull’alloggio assegnato all’ex coniuge e l’obbligo di mantenimento dei figli. Criterio che, di fatto equipara i genitori separati all’emergenza abitativa dei nuclei familiari con uno sfratto esecutivo in corso, introdotto per andare incontro alle persone separate o divorziate che si trovino in condizioni di grave disagio.

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“Rispetto al regolamento precedente incentrato sul criterio dell’anzianità di domanda e non sull’ anzianità di residenza come quello attuale – afferma l’assessore alle Politiche Abitative Laura Galli – andiamo a fornire una risposta reale a quelle famiglie che effettivamente hanno bisogno di una casa, tagliando invece coloro che per anni sono risultati in graduatoria senza averne un effettiva necessità. In questo modo non solo escludiamo i “furbetti” degli alloggi popolari, ma andiamo incontro a chi risiede da tempo nel nostro comune dando un contributo fattivo alla comunità e che, nel momento del bisogno, si trova ad affrontare uno stato di grave disagio socio-economico. Vorrei sottolineare che da tempo l’Amministrazione ha avviato, e procede tuttora, a controlli mirati per verificare l’effettiva occupazione degli alloggi pubblici e le condizioni economiche degli assegnatari”.

Dagli ultimi controlli effettuati due nuclei familiari hanno riconsegnato l’alloggio da loro occupato per mancanza di requisiti: non risiedevano effettivamente negli appartamenti loro assegnati. Allo stesso tempo l’Amministrazione si sta muovendo con verifiche puntuali per evitare il sottoutilizzo delle abitazioni, che significa liberare grandi appartamenti, utilizzati da una sola persona, per inserirvi un numero maggiore di inquilini dando al contempo un alloggio più consono in termini di superficie ad un unico inquilino. 


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