Cronaca

Il Comune di Rimini in prima fila anche nel restauro di Amarcord

"Il progetto Fellini - commenta il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi - via via si completa dei tasselli che compongono il quadro finale"

A quarant’anni dall’Oscar, la Cineteca di Bologna fa rinascere il capolavoro di Federico Fellini, restituendo la bellezza originaria alle scene e ai costumi di Danilo Donati, alla luce e ai colori di Giuseppe Rotunno, numi tutelari di un’epoca d’oro del cinema italiano che assieme a quelli degli inseparabili Tonino Guerra e Nino Rota hanno fatto di Amarcord un film capace di conquistare un posto del tutto speciale nell’immaginario di intere generazioni e che ha proiettato Rimini nella dimensione del mito, facendo di questa piccola provincia una regione dell'anima e il luogo dell'eterno ritorno, una nuova Itaca, per l'appunto.

Un progetto di restauro sognato per molto tempo, per il quale la Cineteca di Bologna ha incontrato un partner che proprio con Amarcord inaugura il proprio impegno per la tutela del patrimonio cinematografico e festeggia, al contempo, il proprio 15° compleanno: yoox.com, sostenitore in prima linea di un restauro che vede coinvolto un ventaglio di attori, da Warner Bros., a Cristaldi Film, che nel 1973 rese possibile la realizzazione di Amarcord, al Comune di Rimini, che con questo sostegno e con la riapertura, in primavera, del cinema Fulgor completamente ristrutturato, inaugura una serie di progetti di riappropriazione del cinema di Fellini e della sua memoria come elemento fondamentale dell'identità della città.

“Il progetto Fellini - commenta il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi - via via si completa dei tasselli che compongono il quadro finale. Da una parte, infatti, abbiamo le iniziative e i progetti prettamente culturali, e questo del restauro di ‘Amarcord’ spicca per fascino, curiosità, intelligenza, amore per il cinema e la materia di cui è fatto; dall’altra sono in avanzata fase di realizzazione il restauro e il recupero dei contenitori che, già a partire dall’anno prossimo, potranno colmare la leggendaria ‘frattura’ tra Federico Fellini e la sua città. Dal Fulgor al Museo della Città, andranno a compimento le realizzazioni che finalmente metteranno al centro delle politiche culturali e di attrattività turistica la figura, la poetica, l’eredità, la modernità del Maestro del Cinema. E come il restauro di Amarcord restituisce la brillantezza della tavolozza cromatica di Giuseppe Rotunno, così presto Rimini si colorerà permanentemente dei toni veri di Federico Fellini”.


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