Cronaca

Qualità della vita, Rimini perde 10 posti nella classifica de IlSole24Ore

A pesare l'aspetto della criminalità cittadina, in Romagna è il fanalino di coda delle altre province

Balzo indietro per la provincia di Rimini che, nella classifica sulla qualità della vita pubblicata da IlSole24Ore, perde 10 posizione rispetto allo scorso anno. La città romagnola, infatti, si è piazzata al 33esimo posto dopo che nel 2015 era risalita fino alla 23esima posizione. Si tratta, inoltre, del fanalino di coda per quanto riguarda le altre province della Romagna che hanno fatto tutte meglio. Una tendenza alquanto negativa se si pensa che, solo nel 2012, Rimini era riuscita ad arrivare fino al quarto posto. Quest'anno sono stati 42 i valori presi in considerazione dal quotidiano economico. Se, nella categoria del tempo libero, la città eccelle conquistando il sesto posto, in quella che riguarda la sicurezza assistiamo a un vero e proprio tracollo e bisogna scendere fino alla 98esima posizione per trovare Rimini anche se in risalita. I numeri, nello specifico, non sono certo incoraggianti tanto che, su base di 100mila persone, vengno indicati 1123 scippi, 101 rapine, 604 furti in appartamenti e 78 furti d'auto. Sul fronte economico, invece, la città si piazza al 63esimo posto e al 23esimo per la categoria "Lavoro". Per quanto riguarda "Ambiente" siamo al 38esimo posto e al 39esimo per il "Welfare".

Rissumendo, nella categoria Reddito, Risparmi, Consumi è 63° (perdendo posizioni rispetto al 2015 quando era 57°), Affari, Lavoro e Innovazione 28° (+6 posizioni rispetto al 2015), Servizi, Ambiente e Welfare 38° (-14 posizioni rispetto al 2015), Demografia, Famiglia, Integrazione 39° (-13 posizioni rispetto al 2015), Giustizia, Sicurezza, Reati 98° (+11 posizioni rispetto al 2015), Cultura, Tempo Libero, Partecipazione 6° (- 6 posizioni rispetto al 2015).

===> Il commento del presidente della Provincia Andrea Gnassi

"Altra ricerca sulla qualità della vita, altro risultato per la provincia di Rimini - ha commentato il presidente della Provincia, Andrea Gnassi. - Era stata una facile profezia quella di due settimane fa allorché, davanti al buon risultato per il nostro territorio (+ 12 posizioni rispetto all’anno precedente) sancito dall’analisi di ‘Italia Oggi’, avevo avvertito ‘Una tendenza positiva ma che sinceramente non può lasciare spazio a enfasi visto che siamo tutti consapevoli che la stessa potrebbe essere confutata nei risultati già tra qualche giorno, all’uscita dell’omologa analisi del quotidiano concorrente’. Così è stato, in perfetta linea e coerenza con quanto accaduto negli ultimi 15 anni almeno, passati sulle montagne russe di risultati opposti, paradossalmente scaturiti dalla ricerca degli stessi indicatori. Un gioco di fine anno, bello, interessante ma sempre tale; inutile caricargli significati particolari, sia nel bene che nel male. Tutt’al più è curioso intravedere in tale esercizio qualche tendenza generale".

"Nella ricerca sulla Qualità della Vita, pubblicata quest’oggi dal Sole 24 Ore, ad esempio, tre dei sei macroindicatori sono migliori rispetto all’anno precedente - prosegue Gnassi. - Tra questi la tradizionale vexata questio della sicurezza che vede da sempre la provincia di Rimini all’ultimo o penultimo posto mentre ora, secondo la ricerca odierna, saremmo in positiva ripresa di almeno una decina di posizioni. Resta, al di là del risultato, comunque fermo l’elemento della ‘correzione turistica’ che dopa statisticamente il dato sui reati riferiti all’intera area dei 25 Comuni, non distinguendo tra ‘residenti ufficiali’ e ‘abitanti equivalenti. Gli indicatori mettono in evidenza le dinamiche classiche dell’economia locale: molto attiva (nono posto per imprese registrate), con una incoraggiante prospettiva sulle start up innovative (decimi) ma allo stesso tempo penultimi per protesti pro capite, tra i primi per patrimonio immobiliare personale medio, così come tra i più cari in Italia per affitto mensile".

"La provincia di Rimini - conclude Gnassi - conferma una posizione soddisfacente per la presa in carico dei bambini nei nidi (22esima posizione) e rimane nella parte medio-alta della graduatoria per capacità di contenere l’emigrazione ospedaliera mentre precipita di 29 posti da un anno altro per differenza tra mese più caldo e mese più freddo: paghiamo per i numeri l’escursione termica… Basse, secondo i ricercatori, le spese sociali dei Comuni, a differenza dell’alto saldo migratorio interno alla provincia. Già detto della Sicurezza, si chiude in bellezza con il tempo libero che vede i 25 Comuni della provincia riminese primeggiare per spesa in spettacoli e numero di librerie e ristoranti e retrocedere per quantità di sale cinematografiche. A ben guardare, c’è poco o nulla in questi numeri, così come nei numeri di un paio di settimane fa del quotidiano concorrente che avevano certificato trend opposti, che possa risultare nuovo per la provincia di Rimini. Un territorio storicamente anomalo, dalle caratteristiche e dalla vocazione così peculiari da risultare poco afferrabile dalla statistica. Tensioni e dinamiche costanti che le ricerche sulla qualità della vita ogni anno registrano al di là di quelle oscillazioni che, ripeto, devono essere prese con uno spirito leggero e consapevole di potenzialità e limiti delle stesse”.


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