Cronaca

Ancora donne vittime di omicidio: 46enne ritrovata morta strangolata

Tragico omicidio di una donna, quello che è stato scoperto a Riccione nella mattinata di giovedì. La donna è stata strangolata

Foto Tommaso Torri

Ha tutta l'apparenza di un omicidio passionale quello che è stato scoperto nella mattinata di giovedì, a Riccione, con il ritrovamento del cadavere di una 56enne moldava nella sua abitazione. Il rinvenimento del corpo senza vita è avvenuto intorno alle 11, in viale Dante al civico 198 nell'appartamento sopra la profumeria Eden, ed è risultato essere quello della padrona di casa, Olga Matei. Secondo le prime indiscrezioni, a permettere di ritrovare il cadavere sarebbe stato lo stesso autore dell'omicidio che si è consumato nella notte tra mercoledì e giovedì. Ad uccidere la 56enne, strangolandola, pare sia il compagno della donna al culmine di un litigio avvenuto dopo la mezzanotte. Dopo aver ucciso la Matei, separata dal marito e con una figlia di 10 anni, l'assassino è scappato girovagando per tutta la notte.

Nella mattinata di giovedì l'uomo, un italiano 50enne, ha tentato di uccidersi nel suo appartamento di Cesena ingerendo dei farmaci ma, sul posto, è intervenuto il personale del 118 e i carabinieri. Davanti ai militari dell'Arma l'uomo avrebbe raccontato di aver commesso una "stupidaggine" rivelando l'omicidio. Da Cesena sono stati immediatamente contattati i carabinieri della Compagnia di Riccione che, precipitatisi in viale Dante, hanno ritrovato il cadavere della Matei nell'abitazione. Sul posto è intervenuto il magistrato di turono, Davide Ercolani, e i militari dell'Arma della Scientifica per effettuare i rilievi di rito. Il reo confesso, in queste ore, sta venendo ascoltato dagli inquirenti che stanno ricostruendo l'intera vicenda.

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IL CORDOGLIO DEL COMUNE DI RICCIONE - E’ un delitto orribile quello avvenuto oggi dove una donna è stata vittima di una follia ingiustificabile per mano del suo ex compagno - ha commentato il sindaco, Renata Tosi. - Sono addolorata per questo inenarrabile gesto di violenza che colpisce la nostra comunità. Un tragico episodio che ci mostra come le donne siano ancora troppo spesso messe in pericolo da chi è stato loro più vicino e che ci deve spingere a perseguire con ferma determinazione un lavoro quotidiano di cultura preventiva con iniziative rivolte all’intera collettività. Troppe donne hanno ancora paura a denunciare le minacce e le violenze, non solo fisiche, che spesso continuano a subire dai propri compagni o da ex partner di vita dopo la rottura di una relazione.  Per questo rivolgo con il cuore un invito a tutte quelle donne che hanno timori e paure, a denunciare alle Forze dell’Ordine o a rivolgersi alla rete di protezione sociale in campo per chiedere e ottenere un aiuto. A nome dell’Amministrazione Comunale e dei nostri concittadini desidero esprimere un sentito ringraziamento agli inquirenti e ai Carabinieri per il loro operato ancora una volta svolto con grande professionalità e affidabilità e la nostra sentita vicinanza ai familiari della vittima".

EMMA PETITTI: "CONTRASTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE UNA PRIORITA'" - "E' un'altra terribile notizia che ferisce la nostra regione - ha aggiunto Emma Petitti, assessore regionale alle Pari Opportunità. - E' sconcertante venire a conoscenza dell'ennesimo femminicidio": così l'assessore regionale con delega alle Pari opportunità, Emma Petitti, dopo l'assassinio commesso oggi a Riccione, dove una donna 50enne di nazionalità moldava è stata strangolata in casa dall'ex compagno. Lascia una figlia di dieci anni, avuta da un'altra relazione. Il nostro impegno nel contrasto alla violenza sulle donne è una priorità che diviene sempre di più un'emergenza. Il mese scorso abbiamo pubblicato un bando, in scadenza il 15 ottobre, da un milione di euro per sostenere gli enti locali e le associazioni che si occupano di lotta alla violenza di genere". Gli obiettivi del bando sono innanzitutto sostenere la rete territoriale di prevenzione e assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli, supportando i progetti di ospitalità in emergenza, i percorsi di uscita dalla violenza e di autonomia e le azioni di prevenzione mirata a gruppi di donne a rischio di violenza. Il piano messo in campo dalla Regione Emilia-Romagna- conclude Petitti- non si limita a fornire la necessaria protezione alle donne che subiscono violenza ma punta a instaurare una cultura del rispetto, attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione da avviare già nelle scuole"


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