Cronaca

Lutto nel mondo della giustizia riminese: si è spento l'avvocato Veniero Accreman

Ha pubblicato anche un'autobiografia, "Le pietre di Rimini", dedicata alla città e al figlio.

E’ scomparso nelle prime ore di stamane Veniero Accreman, uno dei protagonisti della vita politica, sociale e civile della Città di Rimini di cui, tra il 1957 e il 1958, fu anche Sindaco. Riconosciuto principe del foro di Rimini come penalista da primo della classe, era nato nel 1923, come tanti coetanei si trovò appena ventenne a fare la scelta che marcò tutta la sua vita, come partigiano prima, dove si distinse alla guida della squadra d’azione che operò nel territorio del comune di Borghi, amministratore comunale e provinciale poi, deputato del Partito comunista italiano per tre legislature, dal ’68 al 1976. Accanto alla politica l’amore e la passione per il Diritto, che ne ha fatto uno degli avvocati più illustri e conosciuti della Città. Come amministratore comunale fu consigliere tra i banchi del Partito comunista, in maniera praticamente ininterrotta, dalle elezioni del 1951 a quelle del 1975, ricoprendo il ruolo di Sindaco tra il settembre 1957 e il gennaio 1958, al termine di quel periodo travagliato per la vita amministrativa del Comune di Rimini segnata dall’avvicendarsi di commissari prefettizi.

Della sua adesione alla lotta partigiana – fu per un periodo anche Presidente dell’Anpi – ha raccontato nel suo libro autobiografico “Le pietre di Rimini”, edito da Capitani editore nel 2003. dedicata alla città e al figlio. Nell'aprile di quest'anno aveva ricevuto la Medaglia di Liberazione in occasione dei festeggiamenti del 25 aprile. La camera ardente, allestita dal Comune di Rimini nella Sala del Consiglio Comunale, aprirà alle ore 9 di domani, mercoledì 28 dicembre, e rimarrà aperta sia nella giornata di mercoledì che di giovedì con orario 9 – 12 e 14,30 – 17,30. Venerdì la commemorazione funebre prevista, sempre nella sala del Consiglio comunale, per le ore 10,30, al termine della quale la salma sarà trasportata al Cimitero monumentale di Rimini.

===> SEGUONO I RICORDI DI AMICI E COLLEGHI

IL RICORDO DELL'AVVOCATO CESARE BRANCALEONI - "Era il 1968 quando, accompagnato da mio padre, varcai per la prima volta la porta dello studio di Veniero, nella speranza di essere accolto come praticante.
Poco più che quarantenne lui era già un mito per la sua straordinaria eloquenza ed ispirava un notevole timore reverenziale. Mi accolse e da quel momento abbiamo condiviso gioie e dolori della professione. Amava dire a dimostrazione della considerazione che nutriva per la nostra funzione: 'prima di entrare in aula io mi vesto di dignità'. E' stato un grande avvocato penalista, uno dei migliori certamente che il 20° secolo abbia partorito in Emilia-Romagna. Allievo spirituale di Genuzio Bentini, di cui condivise la passione per la politica, nel dopoguerra incendiò le piazze gremite con i suoi comizi. Mi confidò un giorno con un pizzico di civetteria, che attirava più persone lui di Pietro Ingrao, il miglior oratore del Partito Comunista. Si distingueva nelle aule giudiziarie per la sua eccezionale abilità nel proporre argomenti concatenati da ferrea logica, immancabilmente destinati a persuadere. Lo ricordo in Corte d'Assise, impegnato nella perorazione finale di una magistrale arringa in difesa di un uomo incensurato che, tradito, aveva ucciso la moglie, affermare commosso, dopo una pausa che aveva ingenerato attesa in chi lo ascoltava rapito: 'vedo la vita di quest'uomo come un manto immacolato di neve su cui risalta una piccola macchia rossa'. Il grave delitto di sangue si riduceva nella sua accorata ricostruzione ad una...... 'piccola macchia' Uomo di vera cultura, ha lasciato nei suoi libri indimenticabile testimonianza di una vita spesa bene".

IL RICORDO DELL'AVVOCATO ROBERTO BRANCALEONI - "Personalmente, anche in veste di Presidente della Camera Penale di Rimini, di cui l'avvocato Veniero Accreman era Presidente Onorario ed alla quale non aveva mai fatto mancare la sua presenza ed il suo insegnamento, proporrò all'Assemblea l'intitolazione della Camera Penale di Rimini a Veniero Accreman".

===> SEGUONO I RICORDI DI AMICI E COLLEGHI

GIOVANNA OLLA', PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI RIMINI - "Ciao Veniero ti ricorderemo per la tua competenza, la tua forza e soprattutto per quella meravigliosa leggerezza ed ironia che ti rendeva vicino anche al più piccolo di noi avvocati e praticanti , che ora perderemo il tuo fiero sorriso e la tua guida. Il fatto che debba essere proprio io a ricordarti nel mio ruolo istituzionale di Presidente del Consiglio dell' Ordine da un senso ancora più importante a questa mia incredibile avventura ...Grazie amico mio!"

EMMA PETITTI, ASSESSORE REGIONE EMILIA-ROMAGNA - "Ci lascia un'altra delle 'pietre' che ha fatto grande Rimini. La generazione che ricostruì e che ci lascia un'eredità importante".

ANDREA GNASSI, SINDACO DI RIMINI - “Con Veniero Accreman se ne va un pezzo di storia della nostra città, quello della Rimini che ha saputo riscattare con la lotta partigiana la propria libertà e poi porre le fondamenta per il proprio futuro. Perché una cosa è certa, ed è che insieme ai tanti coetanei protagonisti di una storia comune, Veniero Accreman ha sempre dato il proprio apporto d’intelligenza e passione alla vita sociale, civile e politica della sua Città. Lo racconta la sua storia umana, politica, professionale, in cui ha lasciato sempre un tratto distintivo e d’eccellenza. Lucido e analitico, mai facile e accondiscendente. Sono i tratti comuni di una generazione a cui dobbiamo gran parte di quello che oggi siamo capace, come con Veniero, di spendersi per la collettività e per la propria Città. Alla famiglia tutta la vicinanza mia e dell’intera Amministrazione comunale.”


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