Cronaca

La Regione chiama Franceschini: "Servono bonus vacanze per le famiglie, teniamo vivi gli hotel"

In uno speciale Rai la fotografia della Riviera. Patrizia Rinaldis: "Se tutto riprendesse a fine luglio verrebbero a mancare circa 11 milioni e mezzo di presenze che si traducono in valore in circa 850 milioni di euro"

L'attenzione per salvare il turismo è altissima e l'Emilia-Romagna chiama Dario Franceschini. "Ci sapremo rialzare", dice il governatore Stefano Bonaccini che ha affrontato l'argomento giovedì sera durante lo speciale "Viaggio nell'Italia del Coronavirus", andato in onda su Raitre. "Serviranno liquidità per le imprese, bonus vacanze per famiglie e incentivare domanda interna, ammortizzatori sociali per stagionali e un massiccio piano di investimenti", ribadisce venerdì il governatore sui social, che sottolinea: "Ne ho già parlato col ministro Franceschini". Il ministro, ha detto Bonaccini durante la diretta tv, "ci ha detto che proverà a inserire" le richieste sul turismo "nelle nuove misure che il Governo proporrà. Servono misure ad hoc per gli alberghi e tutte aziende del turismo per fare in modo che queste piccole e medie imprese, quando si ripartirà, siano ancora in vita", sottolinea ancora Bonaccini.

A fotografare nel particolare la situazione della Riviera è la giornalisa Rai Serena Biondini che nel suo servizio punta le telecamere sulla città deserta, dal centro alla spiaggia dove i 500 stabilimenti balneari sono ancora chiusi così come i 1.400 hotel. Una riviera che registra oltre venti milioni di presenze all'anno e per cui è in programma una campagna di marketing da due milioni. C'è infatti grande apprensione tra gli operatori del turismo che temono di perdere la stagione, Infatti, come evidenziato anche nel servizio, si pensa che ci vorranno mesi prima che le persone possano tornare a muoversi liberamente, sempre che nelle tasche sia rimasto qualche soldo da spendere, considerata la crisi lavorativa.

Ai microfoni Rai la presidente dell'Associazione italiana albergatori di Rimini, con dati alla mano dell'osservatorio turistico regionale sulle presenze del 2019, spiega che se tutto riprendesse a fine luglio verrebbero a mancare circa 11 milioni e mezzo di presenze che si traducono in valore in circa 850 milioni di euro, senza considerare l'indotto e il personale che non lavora perché non assunto. "Un danno sociale ed economico inquantificbile", sottolinea Rinaldis.

Alla vista delle immagini della Riviera vuota e delle parole della Rinaldis, il presidente Bonaccini in diretta giovedì ha ricordato che nel 1946 Rimini era la città italiana più rasa al suolo e bombardata d'Italia. "Grazie alla forza e alla tempra dei romagnoli si è rialzata, avevano il mare, ma non era certo quello dei Caraibi o della Sardegna, ma sono riusciti comunque a trasformare quel pezzo di territorio in uno dei distretti turistici più famosi nel mondo. Rimini come allora, anche oggi si rialzerà per il futuro".


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