Cronaca

Il Covid "sfiora" il carcere di Rimini ma il sindacato denuncia: "Pochi i dispositivi di protezione"

Uilpa Polizia penitenziaria denuncia come negli istituti "vige ancora un protocollo di sicurezza sanitario datato ottobre 2020"

Nelle carceri dell'Emilia-Romagna, al 24 gennaio, erano 361 i casi di Covid tra detenuti (262) e agenti (99). Di questi, 132 riguardano la sola Dozza di Bologna: 91 detenuti e 82 agenti. A segnalarlo è la Uilpa Polizia penitenziaria, sulla base di un bollettino del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. I restanti positivi sono così distribuiti nelle strutture della regione: uno a Castelfranco Emilia, 21 a Ferrara (di cui 13 detenuti), 40 a Parma (24), 67 a Piacenza (60), quattro a Ravenna, sei a Reggio Emilia, sette a Rimini (uno), 82 a Modena (73). "Nelle carceri si continua combattere una guerra su più fronti, prima fra tutte quelle al Covid-19 e, nonostante un'apparente decelerazione della corsa del virus ricavabile dal bollettino del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria", dichiara il segretario della Uilpa Polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio, "abbiamo notizia di ulteriori focolai di vastissime proporzioni": nel caso di Bologna, secondo il sindacato i detenuti positivi sono a questo punto 101. "Se non è una guerra combattuta a mani nude dagli operatori penitenziari, in primis quelli del Corpo di polizia- continua De Fazio- certamente possiamo affermare senza tema di smentita di non versare in condizioni di efficienza per quel che riguarda gli organici, gli equipaggiamenti e i dispositivi di protezione individuale; inoltre, vige ancora un protocollo di sicurezza sanitario datato ottobre 2020".


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