Cronaca

I lavoratori della filiera Amazon in sciopero: "Carichi di lavoro esagerati, così non si va avanti"

Circa 150 lavoratori hanno aderito lunedì mattina allo sciopero nazionale. Il sindacato: "Ci sono problemi insostenibili di carichi, di tempi, di eccessiva precarietà lavorativa"

Circa 150 lavoratori della filiera Amazon hanno aderito lunedì mattina allo sciopero nazionale indetto dai sindacati. Armati di striscioni si sono presentati davanti allo stabilimento di Santarcangelo per rivendicare diritti e chiedere di non essere "gestiti da un algoritmo perché così non si può andare avanti". In particolare, nel riminese sul piede di guerra ci sono i driver, i corrieri che effettuano le consegne. Tra le richieste, la regolarizzazione dei precari e un carico di lavoro non esasperante. 

Davanti allo stabilimento di Santarcangelo hanno fatto sentire la loro voce lavoratrici e i lavoratori di quattro aziende che consegnano per Amazon e altri lavoratori e lavoratrici della filiera. Una protesta iniziata al mattino presto e intorno alle 11.30 i manifestanti hanno incontrato il sindaco Alice Parma per spiegare i motivi della loro protesta.

Lo sciopero nazionale è proclamato unitamente da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. "Uno sciopero generale di 24 ore dei dipendenti diretti dei magazzini e degli hub, cui è applicato il contratto nazionale della Logistica e di tutti i lavoratori e le lavoratrici delle aziende di fornitura in appalto di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci della filiera Amazon in Italia", spiegano i sindacati. Tra le rivendicazioni sindacali alla base dello sciopero ci sono la "verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la verifica e la contrattazione dei turni di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali, il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza, buono pasto, premio di risultato contrattato, indennità Covid per operatività in costanza di pandemia".

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"Oggi è una giornata molto importante. I lavoratori e le lavoratrici della filiera di Amazon hanno deciso di protestare per rivendicare un normale sistema di relazioni sindacali. Un messaggio importante rispetto alla necessità di parlare di lavoro di qualità". Così la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti in un video di Collettiva nel giorno dello sciopero generale unitario di 24 ore delle lavoratrici e dei lavoratori di Amazon. Per la dirigente sindacale "è importante che Amazon incrementi le proprie attività in Italia, ma non è sufficiente offrire occasioni di lavoro. Abbiamo ancora problemi insostenibili di carichi, di tempi, di eccessiva precarietà lavorativa. In un'azienda con quel tipo di fatturato- continua- è giusto costruire un sistema di relazioni che riconosca ai lavoratori un premio di risultato e condizioni contrattate. Ossia relazioni sindacali stabili".

Prosegue Scacchetti: "Non è facile chiedere oggi ai lavoratori di scioperare. Per questo "oggi ringraziamo tutti gli uomini e le donne che hanno voluto dare questo segnale e auspichiamo che l'azienda riprenda un serio percorso di confronto. Riaprendo i tavoli, ma soprattutto trovando soluzioni alle tante questioni aperte. Auspichiamo- conclude Scacchetti- che il messaggio arrivi forte ai clienti di Amazon e alla cittadinanza tutta perché quest'azienda, come tante altre aziende, può e deve coniugare lo sviluppo e il profitto con i diritti di chi lavora".


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