Cronaca

I dipendenti delle cooperative occupano la sede bolognese di Hera

Gli addetti di Coop134 e del consorzio Formula Ambiente che si occupano della gestione rifiuti dei comuni di Rimini e Cattolica protestano per una paga inferiore del 30%

Venerdì mattina una 40ina di operatori ambientali romagnoli in conto Hera hanno varcato i cancelli della sede della multiutility in viale Berti Pichat a Bologna, per poi occuparne alcuni spazi all'interno della struttura. Come riporta BolognaToday il sindacato Sgb a muovere la protesta, raccogliendo un disagio che da anni si respira tra le maestranze di alcune delle cooperative impegnate negli appalti per la gestione rifiuti dei comuni di Rimini e Cattolica. Si parla in particolare di Coop134 e del consorzio Formula Ambiente, che hanno in gestione un appalto milionario per conto di Hera, che scade a fine dicembre ma dovrebbe essere prorogato senza modifiche anche per i prossimi 3 anni. Una paga inferiore del 30%, assieme alle molteplici tutele annesse. Questo in soldoni il nodo del contendere per il sindacato di base, che lamenta la difformità sostanziale tra quanto previsto da un capitolato di appalto e il reale trattamento contrattuale. Oggi e domani pertanto il sindacato di base ha dichiarato due giorni di sciopero.

"Secondo quanto scritto -commenta Rosella Chirizzi di Sgb- nelle carte, queste persone dovrebbero essere inquadrate nella categoria contrattuale 'Igiene e Ambiente', mentre nei fatti sono assunti con il contratto 'Coop sociali'', una distinzione che nei fatti riduce paghe e condizioni. "Hera si è sempre mascherata dietro il fatto che non è lei la esecutrice ma solo l'appaltante, mentre Atersir dopo alcuni contatti non si è più fatta sentire" continua la sindacalista. Il presidio -recita una nota di Sgb- continuerà fino a che Hera non incontrerà una delegazione dei manifestanti.

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Sull'occupazione degli uffici, la multiutility ha voluto precisare che "A differenza di quanto erroneamente contestato da tale sigla sindacale, il Gruppo Hera rispetta e osserva tutte le leggi e le normative vigenti sul lavoro, operando per una loro compiuta applicazione non soltanto con riferimento ai propri diretti dipendenti ma anche rispetto ai lavoratori coinvolti attraverso gli appalti. In particolare, si fa notare come il lavoro relativo alle attività di igiene urbana sia disciplinato dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro FISE-ASSOAMBIENTE, di cui Sgb – in rappresentanza di soli 15 lavoratori del Gruppo Hera – non è firmatario. Tale contratto è stato invece sottoscritto dalle principali sigle sindacali e da sindacati autonomi. In Hera, sono circa 4.000 i lavoratori iscritti ai sindacati firmatari dei contratti applicati nel Gruppo. Entro questo quadro di riferimento, si precisa altresì che il contratto di cooperazione sociale, quale eccezione al contratto FISE-ASSOAMBIENTE, è previsto e disciplinato non soltanto da quest’ultimo ma anche dal protocollo appalti che è stato firmato da Hera e, di nuovo, dalle principali sigle sindacali. Pertanto, le questioni sollevate da Sgb sono da un lato destituite di fondamento e dall’altro lato non rappresentative di tematiche pertinenti per l’insieme dei lavoratori del Gruppo e di quelli coinvolti negli appalti".  


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