Cronaca

Giorno della Memoria: al via le cerimonie per non dimenticare la Shoah

Tutti gli appuntamenti delle amministrazioni comunali riminesi in occasione dell'anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz

Con la cerimonia solenne in programma venerdì mattina entra nel vivo il programma di iniziative che il Comune di Rimini ha organizzato per celebrare il Giorno della Memoria che ricorre il 27 gennaio. La cerimonia commemorativa inizierà alle 10 al Parco "Ai Caduti nei Lager 1943-1945" di via Madrid: davanti al  monumento dedicato alle vittime dei lager nazisti e di tutte le prigionie si ritroveranno autorità civili e militari, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma  e una rappresentanza di studenti delle scuole di Rimini. 

Due gli appuntamenti in programma invece per la giornata di domenica 29 gennaio. Nel pomeriggio, dalle 17, la sala del Sala del Giudizio del Museo della Città ospiterà la conferenza dello storico Georges Bensoussan, responsabile editoriale Mémorial de la Shoah Parigi. Titolo dell’incontro Dal popolo di troppo allo Stato di troppo. La Shoah, una memoria vana?: l’incontro sarà introdotto da Laura Fontana, responsabile Attività di Educazione alla Memoria e Responsabile Italia Mémorial de la Shoah Parigi.

Georges Bensoussan è uno dei maggiori storici della Shoah a livello internazionale che da tempo riflette sul processo di manipolazione politica e di distorsione a cui soggiace la memoria del genocidio ebraico nelle società occidentali. È autore di numerose pubblicazioni sul tema dell’ebraismo, della Shoah e del sionismo, tradotte in numerose lingue. Il 24 novembre 2008 la Fondation Jacob Buchman di Parigi gli ha conferito il Prix Mémoire de la Shoah. A seguire dibattito coordinato da Maria Rosaria Di Dedda e Loretta Nucci, docenti di scuola secondaria II grado (ingresso libero).

Il terrore nei sogni del Terzo Reich è invece il titolo dello spettacolo teatrale prodotto da Korekané, ideato e diretto da Chiara Cicognani ed Elisabetta Gambi, in scena sempre domenica alle 21.30 al Teatro Novelli. Lo spettacolo è ispirato al libro della ricercatrice Charlotte Beradt “Il Terzo Reich dei Sogni”, frutto di un’ampia ricerca sui sogni fatti dai cittadini tedeschi sotto la dittatura hitleriana, tra il 1933 e il 1939. La maggior parte del materiale raccolto mette in evidenza la forza persuasiva della propaganda e il clima di terrore scaturito da un regime del quale era impossibile dubitare. Dalle interviste ai sognatori effettuate dalla Beradt emerge, infatti, che pur in presenza di una forma di dissenso rispetto all’ideologia nazionalsocialista, queste persone ritenevano di potersi esprimere liberamente solo attraverso il sogno, ma anche in quell’ambito temevano di lasciarsi andare e di venire scoperti. Queste testimonianze mettono in evidenza, in forma onirica e quindi surreale, la completa dissociazione interiore che si veniva a creare nell’animo dei tedeschi che vissero sotto il regime nazista, il cui comportamento fu all’insegna di sentimenti e atteggiamenti contraddittori e opposti come l’odio per la dittatura di Hitler, la paura di venire denunciati alla Gestapo per qualunque gesto interpretabile come dissenso, il senso di colpa per non riuscire a reagire e opporsi, nonché un lacerante desiderio di appartenenza alla comunità nazionale. (ingresso gratuito, per le scuole prenotazione obbligatoria).

===> Segue con gli appuntamenti di Riccione

A Riccione sono 250 gli studenti dell’Istituto Alberghiero “Savioli” che hanno partecipato questa mattina allo spettacolo matinée organizzato da Riccione Teatro nell’ambito delle iniziative di celebrazione del Giorno della Memoria a cura dell’Istituzione Riccione per la Cultura. Domani si replica con oltre 300 ragazzi del Liceo Scientifico “Volta- Fellini”. Flexus e Alessia Canducci in “E per questo resisto” hanno interpretato con voci e musiche il ricordo della Shoah allo Spazio Tondelli. Lo spettacolo prende il titolo dell'antologia pubblicata da Equilibri nel 2005, che raccoglie le testimonianze di bambini e ragazzi al tempo di guerra, tratte da alcune delle più significative proposte dell'editoria contemporanea per ragazzi. Nel 2006 nasce lo spettacolo omonimo di letture, musiche e canzoni interpretate da Alessia Canducci de La Compagnia del Serraglio e dal gruppo musicale Flexus.

Partendo dalla Shoah si dipanano storie che hanno come protagonisti ragazzi e ragazze vittime della persecuzione razziale. Le loro voci giungono a noi attraverso testimonianze scritte: diari, memorie, poesie. Il filo che le unisce è il desiderio di resistere con ogni mezzo all'annientamento fisico e psicologico, in primo luogo attraverso la scrittura. Il 27 gennaio, oltre allo Spazio Tondelli, la multisala Cinepalace ospiterà un migliaio di alunni delle scuole riccionesi,di ogni ordine e grado, per le proiezioni della Rassegna Riccione Cinema d’Autore: La verità Negata (Denial) Regia di MickJacson (il film verrà riproposto al pubblico all’interno della rassegna Riccione Cinema d’Autore nei giorni: lunedì 30 gennaio ore 21 e martedì 31 gennaio 2017 ore 20,30. Ingresso euro 5);

Il Viaggio di Fanny
(Belgio-Francia, 2016) Regia di Lola Doillon.
Complessivamente saranno coinvolti circa 1600 studenti alle iniziative previste per  onorare la memoria dell’Olocausto e riflettere sulla tragedia della deportazione nazista.

Oltre alle giovani generazioni il programma del Giorno della Memoria è aperto a tutta le cittadinanza con:
La Parola e l’Uragano
Spettacolo teatrale di e con Roberto Mercadini con musiche della tradizione ebraica eseguite da Stefano “Ciuma” Del Vecchio (organetto diatonico) e Davide Castiglia (violino)
Venerdì 27 gennaio 2017 ore 21,15
Spazio Tondelli (ex Teatro del Mare)
Ingresso libero

La Parola e l’Uragano
Racconti e letture per il Giorno della Memoria
Uragano: questo significa, alla lettera, la parola ebraica “Shoà”. Vale la pena ricordarlo, nel giorno della memoria. Vale la pena ricordare, non meno, l’immenso amore per il senso delle parole, per le storie da raccontare, per la poesia, per il dialogo che c’è nella cultura ebraica. Perché la follia nazista ha minacciato di distruggere anche questo: senso, storie, poesia, dialogo. Facciamo un piccolo viaggio, allora: nella tradizione ebraica, nella tragedia della Shoà, nella bellezza tempestosa delle parole. Ci sorprenderemo a scoprire, per esempio, quanto della memoria ebraica c’è nella nostra memoria; quante parole ebraiche, senza saperlo, pronunciamo ogni giorno.

In collaborazione e a cura di ANPI Riccione:
presentazione del libro "Spiagge di lusso. Antisemitismo e razzismo in camicia nera nel territorio riminese” di Lidia Maggioli e Antonio Mazzoni, Panozzo Editore. Interviene lo scrittore Rodolfo Francesconi, modera l’incontro il giornalista Francesco Cesarini.
Venerdì 27 gennaio 2017 ore 18,30
Spazio Tondelli. Ingresso libero

Spiagge di lusso. Antisemitismo e razzismo in camicia nera nel territorio riminese. “(…) Gli autori, Lidia Maggioli e Antonio Mazzoni, si dedicano da anni al tema della persecuzione antiebraica, con pubblicazioni e con la creazione del sito www.archiviomaggiolimazzoni.it, fin dal fondamentale saggio “Ebrei a Rimini, 1938-1944, tra persecuzioni e salvataggi”, che costituisce il punto di partenza per Spiagge di lusso, arricchito di materiali nuovi e inediti. La diffusione dell’ideologia razzista e di pratiche vessatorie ai danni dei cittadini di religione ebraica residenti o villeggianti lungo la costa adriatica, da Bellaria a Cattolica, viene documentata con fonti d’archivio, testimonianze, diari e memorie dei protagonisti.

L’opera offre una ricognizione documentata sulle vessazioni subite da tali cittadini – residenti, fruitori di seconda casa, villeggianti e infine sfollati di guerra, dal 1938 al 1944. Vengono messi in luce anche i rapporti con l’ambiente sociale e politico dei vari comuni, segnato dagli effetti della dittatura e dalle vicende belliche. Prima di arrivare alla prigionia nei campi di sterminio, infatti, gli ebrei erano spiati, schedati, vessati. È la sorte toccata al “segretario dellaPensione Vienna di Riccione”, esiliato (in quanto ebreo straniero) e costretto nel 1939 a rientrare in Germania”. (Paolo Guiducci, Il Ponte)


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