Cronaca

Emergenza abitativa, l'allarme del Comune: "Già 100 le famiglie che chiedono aiuto"

L'assessore Gianfreda: "Nei prossimi anni l’emergenza abitativa dovrà diventare sempre di più una priorità di azione dell’Amministrazione pubblica, attraverso un obiettivo di fondo"

Incrementare e riqualificare l'intero patrimonio di edilizia popolare con un piano pluriennale come primo passo per far fronte all'emergenza abitativa, ambito "in cui le famiglie italiane, stremate dal protrarsi della pandemia sanitaria, sono entrate più in crisi". E a Rimini sono già 100 le famiglie che chiedono aiuto. L'assessore comunale alla Protezione sociale del Comune, Kristian Gianfreda, che oggi interviene sul tema. Convinto che questa emergenza, "senza adeguati interventi da parte del Governo, rischi di esplodere". Se il blocco degli sfratti e delle esecuzioni immobiliari, varato dal Governo con il decreto legge Sostegni "fino ad oggi tenuto sottotraccia il fenomeno, con la fine delle misure emergenziali, come il blocco degli sfratti, già da diversi mesi sono tornati a chiedere aiuto ai diversi sportelli cittadini già un centinaio tra famiglie e cittadini", sottolinea l'assessore. Che quindi chiede "una presa di coscienza da parte del legislatore, per interventi su scala nazionale e regionale, in grado di accompagnare questa difficile fase di passaggio, per altro in un contesto di emergenza sanitaria non ancora superata". Il Comune di Rimini, intanto, sta intervenendo con misure su emergenza abitativa, sostegno al pagamento delle bollette, contributi per gli affitti al sostegno alla morosità incolpevole. "Investimenti consistenti che hanno permesso di arginare le conseguenze più estreme, anticipando in parte alcuni interventi specifici per affrontare le criticità legate all'abitare, già nel corso del 2021, con più di un milione di euro dedicati", fa notare Gianfreda.

Ma tutto questo "non può essere sufficiente", manda a dire ancora l'assessore: "L'emergenza in atto non può essere affrontata con interventi una tantum che, per quanto necessari e corposi, risultano utili più per tamponare fasi temporanee di disagio". Quello che serve, dunque, è "un vero e proprio piano per l'edilizia residenziale pubblica, che passa sia per la riqualificazione che per le nuove costruzioni, di ampio respiro e di portata pluriennale, senza tralasciare il rapporto con i privati per aumentare in maniera esponenziale gli accordi sugli alloggi sfitti", insiste. Sul primo punto Gianfreda è in contatto con Acer per gestire questo "passaggio storico fondamentale" per l'edilizia residenziale pubblica. Sono già stati avviati programmi e bandi principalmente legati al Piers del Comune per l'area Stadio (36 alloggi, 24 in Erp e 12 in Ers) e al Pinqua nell'area dell'ex Mercato Ortofrutticolo e di via Balilla (52 alloggi, 12 in Erp e 40 in Ers). Una collaborazione specifica che si aggiunge a quella, più generale, che vedrà sul più ampio fronte della provincia riminese, l'immissione di quasi 150 nuovi alloggi popolari. "Si tratta di interventi e risorse che concretizzano quello che è un obbiettivo prioritario dell'amministrazione comunale per i prossimi anni, individuando nel fattore casa quella premessa in grado di garantire opportunità future di crescita e sviluppo, economico e sociale", conclude.


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