Cronaca

Dopo il folle inseguimento: "Viale Ceccarini non è sicura in caso di attacco terroristico"

Monta la polemica per lo straniero piombato in auto a tutta velocità nell'isola pedonale in mezzo a centinaia di persone

Dopo il folle inseguimento di domenica pomeriggio a Riccione, con un automobilista in fuga da carabinieri e polizia di Stato che è piombato nel cuore di viale Ceccarini in mezzo all'isola pedonale e tra centinaia di persone, monta la polemica sulla sicurezza della zona in caso di attacco terroristico sulla scia di quanto accaduto a Nizza il 14 luglio del 2016. Il Suv con taga belga, dopo aver ignorato l'alt di una pattuglia dei carabinieri, ha percorso le strade della zona mare a velocità sostenuta, fregandosene dei sensi unici e dei semafori, per poi infilarsi in viale Corridoni. Da qui, secondo le testimonianze, è potuto accedere tranquillamente in viale Ceccarini perchè i vasi di cemento posti a protezione dell'area pedonale non erano al loro posto. Secondo una segnalazione arrivata a RiminiToday, dove si chiede conto al sindaco Tosi sulla sicurezza dell'area pedonale, una delle fioriere è stata spostata da degli operai impiegati in un cantiere sul viale principale per far passare i mezzi pesanti.

"Il fatto che quel varco fosse stato aperto - spiega il testimone - era già stato fatto notare agli agenti della Municipale i quali avevano promesso di prendere provvedimenti. Tutto questo almeno due settimane fa e, da allora, nulla è stato fatto per ripristinare la sicurezza. Spero che il sindaco Tosi voglia prendere seriamente la cosa e voglia immaginare cosa sarebbe successo se quella macchina, domenica pomeriggio, invece di girare lato monte una volta arrivata in viale Ceccarini, avesse girato lato mare. Sarebbe stata una stage di persone. La cosa è seria e molto grave e, spero, che il primo cittadino voglia accertare le responsabilità di chi ha spostato i vasi e le mancanze da parte di chi avrebbe dovuto ripristinarli. Spero che i colpevoli vengano puniti".


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