Cronaca

Ex Delfinario, futuro da affrontare. Sauro Pari: “Speriamo di poter iniziare l’attività entro il 2024”

L’apertura iniziale, prevista per giugno 2023, è slittata per l’allungarsi dell’iter burocratico

L'ex Delfinario di Rimini

Ipotesi sulle possibili date di apertura dell’ex Delfinario di Rimini, Sauro Pari, direttore di Fondazione Cetacea, non ne fa. “In precedenza sono sempre stato smentito – spiega – non mi impegno più con delle date precise”. Però qualcosa si sta comunque muovendo. “Abbiamo avuto un incontro con l’Amministrazione comunale alla fine di dicembre e in quella occasione il Comune si è dimostrato molto disponibile ed anche se non ci sono ancora atti precisi si è espresso positivamente sul progetto”.

Il nodo è quello dei vecchi abusi edilizi sulla struttura che, vale la pena ricordarlo, è di proprietà comunale, preso in gestione da Fondazione Cetacea e Club Nautico Rimini nel 2022.

“Fin dove possibile abbiamo abbattuto alcuni degli abusi edilizi fatti in passato, ma non possiamo fare di più perché ne va della stabilità della struttura e della possibilità del suo utilizzo. La sovrintendenza ci ha detto che per quanto riguarda la paesaggistica va bene quanto fatto, ora attendiamo il Comune per quanto riguarda l’edilizia”.

Struttura chiusa dal 2017

L’ex Delfinario ha chiuso definitivamente i battenti nel 2017. La struttura rappresenta un pezzo importante della Rimini balneare. Un progetto di Fondazione Cetacea e Club Nautico Rimini intende trasformare lo stabile in un ospedale per la cura delle tartarughe marine. Un'idea già avanzata tanto che grazie a un finanziamento di 50 mila euro giunto dalla regione Emilia Romagna sono già state acquistate le 16 vasche circolari, da 1.500 litri ciascuna, che saranno utilizzate per ospitare, curare e riabilitare le tartarughe. Il progetto prevede inoltre un ambulatorio veterinario specializzato per rettili. 

Intoppi

Nel settembre del 2022 Fondazione Cetacea e Club Nautico Rimini avevano annunciato la riapertura della struttura entro il mese di giugno del 2023. Già in quella occasione era emerso il problema delle componenti abusive realizzate in passato, tanto che si era parlato della possibilità di giungere a una sanatoria per evitare di compromettere la struttura portante dell’immobile. Poi nell’aprile del 2023 la comunicazione di tempi più lunghi per la riapertura, non solo dopo l’estate, ma addirittura nel 2024.

Apertura nel 2024?

“Ci auguriamo di poter aprire entro l’anno. Finora abbiamo fatto qualche opera di imbiancatura e per intervenire sule infiltrazioni d’acqua, ma finché non arriva il nulla osta del Comune non possiamo continuare. Dovremo infatti ripristinare i servizi igienici, l’impianto elettrico e una copertura adatta per poter utilizzare la vasca in sicurezza”.


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