Higuain, Icardi e Totti: tutto falso. La Finanza ricostruisce la "filiera del tarocco"
I militari hanno denunciato due riminesi con le accuse di “introduzione nello stato e commercio di prodotti contraffatti” e “ricettazione”
Ha portato al Riminese un'indagine della Guardia di Finanza di Cervia, partita la scorsa estate, che ha permesso di ricostruire la filiera del "tarocco" e la commercializzazione di tshirt di note squadre di calcio. I militari hanno denunciato due riminesi con le accuse di “introduzione nello stato e commercio di prodotti contraffatti” e “ricettazione”. L’operazione di servizio conferma il costante impegno delle Fiamme Gialle nel settore dell'anticontraffazione e dell'abusivismo commerciale, non solo attraverso il contrasto alla vendita al dettaglio di prodotti "taroccati", ma soprattutto mediante lo sviluppo di più approfondite indagini volte a ricostruire ed individuare i canali di produzione e distribuzione del "falso", a tutela dei consumatori e degli operatori commerciali rispettosi delle regole e della legalità.
L'indagine è partita la scorsa estate a seguito di alcuni sequestri operati in due negozi gestiti da bengalesi a Milano Marittima. Qui venivano commercializzate numerose magliette ed accessori di note squadre di calcio, capi di abbigliamento griffati e T-shirt riportanti le immagini di personaggi dei cartoni animati. Un quell'occasione i Finanzieri sequestrarono oltre 600 articoli contraffatti. Ma le indagini non si sono fermate qui. Nel corso delle perquisizioni nei negozi i militari hanno individuato alcuni documenti contabili ed extracontabili, come appunti e agende, dal cui esame è stato possibile identificare il produttore ed il fornitore degli articoli contraffatti posti in vendita, entrambi operanti in provincia di Rimini. In tal modo, è stato chiuso il cerchio dell’intera catena di commercializzazione dei prodotti contraffatti, che ha portato dal produttore al venditore passando per l’intermediazione di un fornitore.