Cronaca

Concessioni demaniali, Pizzolante (Ncd) incontra gli operatori

Si è svolto oggi a Roma l'incontro tra il Gruppo Nuovo Centrodestra, alla presenza del vice capogruppo alla Camera Sergio Pizzolante e del vice ministro Casero, e le associazioni di categoria degli operatori del settore turistico balneare

Si è svolto oggi a Roma l'incontro tra il Gruppo Nuovo Centrodestra, alla presenza del vice capogruppo alla Camera Sergio Pizzolante e del vice ministro Casero, e le associazioni di categoria degli operatori del settore turistico balneare sulla questione delle concessioni demaniali marittime. Il ministro Alfano, che non è riuscito a essere presente poiché in concomitanza si è svolto il Consiglio dei Ministri, ha fatto arrivare un messaggio di pieno interesse e vicinanza alla questione.

Sergio Pizzolante, promotore dell'incontro, ha illustrato i punti chiave della sua proposta di legge sulla riforma delle concessioni demaniali. Il Tavolo si è concluso con la proposta di arrivare a un punto di incontro tra il Governo, le forze parlamentari di maggioranza e le associazioni di categoria.

“La mia proposta di legge - afferma Pizzolante - vuole risolvere l’annosa questione delle concessioni demaniali delle spiagge e permette di salvaguardare oltre 30.000 aziende. Allo stesso tempo garantisce un nuovo gettito per lo Stato con cui creare un Fondo di Garanzia per gli investimenti nel turismo".

"L’obiettivo - continua il vice capogruppo Ncd - è tutelare quelle imprese italiane che hanno fatto investimenti sulla base di una Legge dello Stato che fino al 2009 garantiva il rinnovo automatico delle concessioni. Siamo d’accordo con il criterio di concorrenza, purché si riconosca alle imprese già esistenti un diritto di opzione per gli investimenti fatti ed i valori d’impresa creati. Difendere una impresa che ha investito è un principio liberale".

La proposta di legge presentata da Sergio Pizzolante e già depositata alla Camera, prevede il passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato delle sole aree dove insistono i manufatti e le proprietà immobiliari degli stabilimenti balneari, con l’obiettivo di assegnarle con diritto di superficie con opzione per i concessionari attuali. La restante parte delle concessioni (arenili e ombreggi) rimangono demanio pubblico, soggetto alla concorrenza sulla base di un piano dei servizi che contempli criteri capaci di garantire l’unicità della gestione.


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