Cronaca

Chili di cocaina purissima col marchio "Bolivia doc" pronti a invadere la Romagna: 3 arresti

Con un'operazione di polizia "vecchio stile", fatta di pedinamenti e discreti servizi di osservazione a distanza, la sezione Narcotici della Squadra Mobile della Questura di Forlì ha smantellato un grosso rifornimento

Con un'operazione di polizia “vecchio stile”, fatta di pedinamenti e discreti servizi di osservazione a distanza, la sezione Narcotici della Squadra Mobile della Questura di Forlì ha smantellato un grosso rifornimento di cocaina destinata probabilmente allo spaccio in tutta la Romagna. Si tratta di quattro chili di cocaina purissima che al mercato al dettaglio avrebbe reso circa un milione di euro. Un vero e proprio “tesoro” occultato sotto i tappetini di un'utilitaria, nascosto sotto una pila di formaggi con cui i soggetti, poi arrestati, hanno cercato anche di farsi beffe del controllo della polizia.

DROGA PURISSIMA SOTTO SEQUESTRO ==> continua

L'operazione, culminata con tre arresti per detenzione di droga ai fini di spaccio, è stata completata lunedì, partita da un pedinamento effettuato nei pressi del casello autostradale di Forlì, il luogo di probabili incontri “loschi” con corrieri presumibilmente provenienti dalla Lombardia. La Squadra Mobile, diretta da Mario Paternoster, già teneva sotto controllo la “base locale” dello smercio: Luan Kasalla, albanese 41 anni, con precedenti per droga, residente a Bellaria e gravitante per la sua attività sia lavorativa o(peraio edile), sia familiare, sia infine e soprattutto per lo spaccio, nella zona del Rubicone e della riviera di Cesenatico. Il pedinamento arriva fino a Bellaria, dove poi avviene l'incontro con gli altri due soggetti, entrambi albanesi: Fissnic  Sulmina, 36 anni, residente nel territorio di Bergamo e  Fatos Sadic, 33 anni, tutti già conosciuti e presenti negli archivi delle forze dell'ordine.

L'attività dei detective guidati dal responsabile della Narcotici Giovanni Neri è stata doppia: infatti nella perquisizione domiciliare del “bellariese” spuntano i primi quantitativi di droga: 2 chili di marijuana in due grossi involucri, un etto di cocaina e ben 9.000 euro in contanti. Ma il grosso è avvenuto poco dopo: gli inquirenti avevano avuto sentore, dati i movimenti intorno a quella casa, che altro stupefacente sarebbe arrivato. E così è stato. All'arrivo di un'utilitaria Nissan è scattato il controllo, e sono spuntate le quattro tavolette di cocaina purissima, ancora da tagliare, destinate ad invadere il mercato romagnolo di questa droga. Un panetto reca anche la scritta “Bolivia”, quasi fosse una sorta di “marchio doc” sulla provenienza  della droga. Le perquisizioni domiciliari, hanno permesso infine di recuperare altri contanti, un totale di 30.000 euro sequestrati. Si tratta, a detta degli investigatori, di una delle più grosse operazioni anti-droga effettuate in provincia, un'operazione che ha permesso di sottrarre un ingente quantitativo di stupefacente da tutto il territorio della riviera e dell'entroterra.


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