Cronaca

Ausl, riassetto degli ospedali: all'Infermi i posti letti saranno 1.223

A Rimini, dove la dieta sara' di 57 posti letto, compensati da 16 redistribuiti, una meta' nei vari reparti di pediatria e l'altra in neurologia, si passerà da 1.264 a 1.223 posti letto

Un lavoro piu' di cacciavite che di accetta. La riorganizzazione della rete ospedaliera della Romagna si traduce nella diminuzione di poco piu' di 100 posti letto, rispetto agli attuali 4.330, in un potenziamento dell'attivita' del 118 nelle zone periferiche e in una riaffermazione delle vocazioni dei quattro presidi principali: Ravenna, Rimini, Cesena e Forli'. A illustrare la bozza del piano, dopo la presentazione giovedì alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria, sono i vertici dell'Azienda, il direttore generale Marcello Tonini e quello sanitario Giorgio Guerra. Con loro anche il presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi.

"Le linee d'indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera si muovono lungo quattro traiettorie - spiega Guerra -. Tra queste la razionalizzazione dei posti letto e' quella che piu' ha allarmato l'opinione pubblica. La riduzione complessiva ipotizzata ammonta a 180, 107 posti letto ordinari e 73 da riconversione di day hospital e day service. Ma dato che l'obiettivo di riduzione fissato dal decreto Balduzzi per la Romagna si ferma a 106, con un tasso di occupazione del 3,7%, oltre 70 posti verranno ridistribuiti nei 13 ospedali".

Piu' nello specifico Ravenna perdera' 101 e ne avra' in aggiunta otto: cosi' si passera' da 1.618 a 1.525. Data la vocazione cardiovascolare, ci sara' un aumento di quattro posti letto e altrettanti in medicina interna. Saldo positivo invece per Forli': per quattro posti letto tagliati se ne ridistribuiscono 32, cosi' il totale passa da 640 a 668. Nel dettaglio otto per medicina interna, due per gastroenterologia e 12 internistici polifunzionali. Altri 10 infine per chirurgia oncologica.

Passando a Cesena i 18 posti letti persi sono ricompensati dai 16 aggiuntivi, 10 in medicina interna, e sei per neurochirurgia. Il totale passa da 808 a 806. Infine a Rimini, dove la dieta sara' di 57 posti letto, compensati da 16 redistribuiti, una meta' nei vari reparti di pediatria e l'altra in neurologia, si passerà da 1.264 a 1.223 posti letto. La riorganizzazione sara' attuata entro la fine dell'anno e portera' la Romagna ad avere 4.222 posti letto con un tasso di occupazione del 3,74% "piu' che mai accettabile". In base a questi numeri, prosegue Guerra, "il documento raggruppa alcune aree d''attenzione ai bisogni della popolazione".

A partire da quella di assistenza alla donna e al bambino. Confermati i punti nascita con oltre 1.000 parti all''anno, per Lugo e Faenza, che sono sotto, servira'' una ristrutturazione, ma non dovrebbero essere chiusi. Per ostetricia-ginecologia si prevedono sei unita' operative, con alcune patologie concentrate a Rimini e Forli'. Su chirurgia pediatrica confermata la Uoc di Rimini, con la sua equipe a lavorare negli ospedali della rete. Confermate quattro Uoc poi per pediatria, mentre verranno create tre breast unit per il tumore alla mammella: a Rimini, Forli''-Cesena e Ravenna-Lugo-Faenza.

Per l'area di medicina interna e specialistiche, confermate le quattro Uoc nei presidi principali e a Lugo, Faenza, San Piero in Bagno, Santarcangelo, Novafeltria, Cattolica e Riccione. Si prevedono poi tre Uoc per pneumologia, Forli', Lugo e Riccione; due per nefrologia, Ravenna e Rimini; altrettante per le malattie infettive, Ravenna e Rimini; quattro per neurologia; tre per gastroenterologia, Forli', Ravenna e Rimini; altrettante per medicina riabilitativa, Ravenna, Rimini e Cesena.

Inoltre, si confermano le due strutture complesse di oncologia e le due di ematologia a Rimini e Ravenna. Per l'area chirurgia generale e specialistiche saranno punti di riferimento Ravenna, Forli', Cesena, Rimini, Riccione e Faenza-Lugo, mentre si va verso il superamento delle Uoc di Santarcangelo e Novafeltria. Per neurochirurgia Uoc a Cesena, con articolazioni a Faenza, e per ortopedia otto Uoc, i quattro presidi principalie Faenza, Lugo, Riccione e Cattolica.

Per chirurgia toracica unica unita' a Forli'; per oculistica cinque, Ravenna, Faenza, Forli', Cesena e Riccione; per otorinolaringoiatria tre, Forli', Ravenna e Rimini; per urologia cinque, le quattro principali e Faenza-Lugo; per dermatologia due, Rimini e Ravenna; per chirurgia vascolare tre, Rimini, Forli-Cesena e Ravenna. Infine per l'area cardiovascolare: tre cardiologie sempre attive a Ravenna, Forli' e Rimini e per 12 ore a Cesena. A queste si aggiungo altre tre sedi senza emodinamica, Lugo, Faenza e Riccione. (fonte Dire)

Non e' solo la questione del numero dei posti letto a caratterizzare la bozza di linee d'indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera in Romagna. Il documento, spiegano i vertici dell'Ausl, contiene anche focus sull''emergenza-urgenza, sulle cure intermedie e sui servizi trasversali. L'Azienda, chiarisce il direttore generale Marcello Tonini, "aveva una dotazione di posti letto gia' sugli standard del decreto Balduzzi". Dove si registrano delle leggere sopra dotazioni, a Ravenna e Cesena, il motivo e' la concentrazione di attivita'.

Dunque "il senso della riorganizzazione non passa attraverso una loro riduzione, ma con un'operazione di consolidamento dei principi di nascita dell''azienda". Insomma, "le vocazioni dei territori vengono riaffermate", andando a garantire "risposte di qualita' maggiore". Nello specifico, dei quattro presidi principali, per Rimini si tratta dell''area materna-infantile; per Cesena il trauma center e neurochirurgia; per Forli' la chirurgia oncologica e la rete oncologica; per Ravenna l'attivita' cardiovascolare.

Come sottolinea il presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, e sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, l'assessore regionale Sergio Venturi era "sorpreso", giovedì sera, quando ha ricevuto la bozza, dato che "siamo la prima azienda della regione" a presentare un atto del genere. "Un lavoro corposo - aggiunge- che rappresenta il primo pezzo vero della carta d''identita'' della nostra azienda sanitaria", andando a evidenziare "eccellenze e punti di connessione".

Certo, "rimangono alcuni nodi da sciogliere", all'interno del confronto con tutti i sindaci romagnoli da terminare entro la fine dell'anno, aggiunge il primo cittadino. Il documento contiene anche un passaggio sul nuovo ospedale di Cesena, per il quale Venturi ha validato il percorso. Rientra infatti nelle tre nuove strutture che si intende realizzare in regione. Il primo passaggio, spiega il sindaco, "consiste nel trovare l'area, che deve essere totalmente pubblica, facilmente accessibile e vicina alle vie di comunicazione principali. Entro l'anno, comunque, sara' definita". Tornando alla bozza del piano di riorganizzazione, oltre alla razionalizzazione dei posti letto, prevede un potenziamento dell''attivita' del 118, spiega il direttore sanitario Giorgio Guerra, con l''obiettivo di "garantire il rispetto dei tempi di attesa".

Sono sette i Pronto soccorso: Ravenna, Faenza, Lugo, Forli', Cesena, Rimini e Riccione; e altrettanti i punti di primo intervento ospedaliero, Cervia, Santa Sofia, Cesenatico, San Piero in Bagno, Santarcangelo, Cattolica e Novafeltria. Invece Bellaria e Mercato Saraceno sono considerati punti di primo intervento territoriale gestiti dai medici di continuita'' assistenziale rispettivamente per 12-16 ore e per 24 ore. Quanto a Savignano sul Rubicone e Forlimpopoli, avranno ambulatori di osservazione e terapia gestiti dai medici di medicina generale e aperti 12 ore. Per quanto riguarda i mezzi di soccorso nelle aree di confine, Santarcangelo e Cesenatico avranno per 24 ore un''ambulanza e un''automedica; e Savignano, Bellaria e Cervia un'ambulanza. Infine confermate le quattro aree di terapia intensiva a Ravenna, Forli', Cesena e Rimini, mentre Lugo, Faenza e Riccione diventeranno piattaforme semi-intensive.

Sul fronte delle cure intermedie e degli ospedali di prossimita' da 15-20 posti letto, l'obiettivo, spiega Guerra, e' "potenziare l''attivita' sanitaria sul territorio", attraverso infermieri e medici di medicina generale. Cosi' i posti a valenza intermedia passeranno dagli attuali 56 a 127, dunque 71 posti letto in piu' di cui 45 da riconversione e 26 nuovi. Piu' nello specifico per Forli'-Cesena 10 a Cesenatico, otto a San Piero in Bagno, sei piu' eventuali tre a Savignano sul Rubicone, quattro piu'' due a Mercato Saraceno, 28 a Forlimpopoli, 14 a Modigliana, quattro piu' due a Premilcuore, quattro a Santa Sofia.

Per Ravenna, se ne contano nove a Cervia e 15 a Brisighella, per Rimini nove a Santarcangelo, quattro a Cattolica e cinque a Novafeltria. Delle 25 Case della salute previste, 21 sono funzionanti, tre progettate e una in programma. Infine la riorganizzazione dei servizi trasversali per cui si prevedono sei strutture complesse (Uoc) per radiologia: Ravenna, Faenza-Lugo, Forli', Cesena, Rimini e Riccione; una per neuroradiologia, a Cesena con articolazioni a Rimini e Ravenna; per medicina nucleare una a Cesena con articolazioni a Faenza e Forli'; per radioterapia una a Rimini. (fonte Dire)


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