Cronaca

Asili nido, arriva la convenzione con 18 realtà private. Per le famiglie un "tesoretto" di 250 mila euro

La vice sindaca Chiara Bellini: "Le risorse messe a disposizione saranno tutte indirizzate al sostegno concreto delle famiglie con bimbe e bimbi iscritti nelle scuole per la prima infanzia"

La firma del protocollo in Comune

Aumentare i posti e diminuire le spese per le famiglie che iscrivono le proprie figlie e i propri figli nei servizi per la prima infanzia (fascia 3/36 mesi) privati convenzionati con il Comune di Rimini. Questo l’obbiettivo principale della convenzione firmata lunedì mattina (3 ottobre) nella Residenza comunale tra l’amministrazione – presente la vicesindaca con delega alle politiche educative, Chiara Bellini - e i diciotto servizi per l’infanzia privati e convenzionati, operanti nel territorio riminese, per i quali sono stati stanziati 250 mila euro. Le azioni inserite nella convenzione mirano, più in generale, al perseguimento della politica pubblica di ampliare, consolidare e qualificare il sistema integrato dei servizi educativi, mediante promozione dell’accesso ai servizi per la prima infanzia da parte delle bambine e dei bambini e dell’ incremento dei posti nido privati nel territorio. La Convenzione è già operativa per l’anno educativo 2022/2023 e potrà essere rinnovata per i prossimi due anni. Un modo inoltre per rafforzare l’offerta privata regolare e di alta qualità e marginalizzare il più possibile iniziative private volte ad attivare servizi che operano al di fuori della legge regionale.

“La firma di questa mattina – ricorda Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative – fa parte del percorso virtuoso di confronto e collaborazione intrapreso tra l’amministrazione comunale e i gestori privati per aumentare e qualificare l’offerta integrata dei servizi per la prima infanzia in maniera sinergica, equilibrata ed equa. Ci tengo a sottolineare come le risorse messe a disposizione dell’amministrazione saranno tutte indirizzate al sostegno concreto delle famiglie con bimbe e bimbi iscritti nelle scuole per la prima infanzia, mettendoli nelle condizioni di poter scegliere con maggiore libertà e meno vincoli economici, la struttura e la soluzione più adatta alle loro esigenze”.


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